domenica 9 maggio 2010

Problema rifiuti in Sicilia, stiamo rischiando una nuova Campania



Oggi il Presidente della Regione ha inteso rispondere ad una mia dichiarazione con la quale ponevo l'accento sulla totale assenza della Regione nel campo dello smaltimento dei rifiuti. Egli ha neanche troppo sommessamente detto sul suo blog che io mento sapendo di mentire e che non avrei letto la Legge regionale 9/2010.
Informo il governatore pro tempore della regione siciliana che la legge l'ho letta bene, forse meglio di quanto non abbiano fatto a Palazzo d'Orleans.
Di conseguenza ho diramato questo comunicato stampa:



Rfiuti: vicari (pdl), in legge regionale non c’è programmazione 



Palermo 9 maggio 2010 – “Possiamo rassicurare il presidente Lombardo che la legge regionale n. 9 del 2010 in materia di rifiuti l’abbiamo letta, studiata e la conosciamo bene tanto quanto basta per accorgerci che non c’è nulla sulla programmazione in Sicilia”. Lo afferma la senatrice del Pdl, Simona Vicari, rilevando che “quella norma si limita a bloccare i termovalorizzatori e che, in difformità alle direttive europee, prevede la realizzazione di nuove discariche”.
uando dico che manca la programmazione
“Se questo è il piano di rifiuti – aggiunge Vicari - che vanta il governo Lombardo, purtroppo, a breve, ci troveremo un nuovo caso Campania in Sicilia”.

Per la senatrice Vicari “la soluzione non può essere quella di nuove discariche, dove in alcune di quelle esistenti deve ancora essere risolto il rischio di inquinamento da percolato.

Bisogna riprendere in mano – sostiene la parlamentare - i progetti per i termovalorizzatori o per altri impianti idonei allo smaltimento dei rifiuti. Non certamente per nuove discariche. Se il timore è quello di infiltrazioni mafiose il presidente Lombardo definisca percorsi amministrativi che ne evitino il rischio. Al resto ci penseranno le forze dell’ordine e la magistratura”.



Quando dico che manca la programmazione, intendo dire che in quella legge non vi è alcun riferimento alle modalità tecniche ed operative che riguardino lo smaltimento dei rifiuti.
Forse non tutti sanno che non è più possibile costruire discariche e che i rifiuti vanno "trattati" e smaltiti secondo direttive precise.

Questo significa prevedere rigassificatori, termovalorizzatori, inceneritori e tutti quegli strumenti idonei a tutelare l'ambiente circostante. Naturalmente compito di un buon politico-amministratore è quello di a) identificare le aree per la costruzione di questi stabilimenti; b) trovare la copertura economica possibilmente senza vessare ulteriormente le tasche già provate dei cittadini; c) appaltare i lavori senza indugio secondo legge; d) prevedere dei regolamenti di attuazione delle leggi snelli e semplificati poichè il problema dei rifiuti riguarda l'incolumità pubblica; e) vigilare sulla tenuta della filiera, dalla raccolta al trasferimento agli stabilimenti di compostaggio; f) prevedere un sistema di controllo delle eventuali violazioni di legge concordando con le Prefetture piani strategici di repressione di reati ambientali.
E' tutto.

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